Il buio scende senza troppe annunciazioni, di colpo la maggior parte dei partecipanti si sposta all’interno del rifugio, dove i numerosi tavolini si riempiono di gente a gruppetti. L’età media si aggira sui cinquant’anni, con qualche presente ben oltre quest’età, e pochi giovani. Non ho difficoltà a dialogare un po’ con tutti, parlando piuttosto bene sia l’inglese che il francese. Scopro così dell’esistenza di un numero di motoraduni invernali spropositato rispetto a quello che immaginavo, dalla Francia, alla Germania, ai paesi della Scandinavia.