Il passo è a mia completa disposizione: non c’è anima viva, e il silenzio rende il panorama ancora più mistico. Parcheggio davanti a un rifugio, chiuso, con le porte bloccate da un metro abbondante di neve. Di fronte, sulla vetta, c’è un imponente monastero, probabilmente costruito di recente. Mi ci avvicino per poi spostarmi sul retro, dove è stata costruita una grande residenza, sembra quasi un condominio. Sulla scalinata è seduto un monaco, con la tipica tunica nera e un cellulare all’orecchio.