Il mio percorso continua tra curve divertenti e bei paesaggi, raggiungendo presto una strada statale piuttosto recente, a due corsie e in ottime condizioni, che porta fino al confine con l’Ucraina, a Nord, mentre a Sud porta a Bucharest, capitale della Romania. Le colline ora sono meno accentuate; le curve lasciano il posto a dei lievis-simi ma continui saliscendi rettilinei in mezzo a campi coltivati, mi sembra quasi di esser tornato nella bassa Romagna. Mi lascio cullare da questo territorio come fossi su un trenino, procedendo con estrema tranquillità, fino a quando – Screekkk – sono costretto a inchiodare! L’ennesimo cane randagio mi attraversa la strada, mettendo in pericolo la vita di entrambi, per fortuna anche stavolta ci è andata bene. Quando faccio per ripartire, ne noto un altro, a bordo strada, che si dimena: ha la testa incastrata dentro un enorme bottiglione di plastica! Istintivamente ho paura dei cani e tendo ad allontanarmene, ma vista la situazione lo raggiungo subito a piedi per cercare di aiutarlo. Non ho paura che mi morda, finché ha la testa incastrata lì dentro sarebbe impossibile. Anche qualora dovesse riuscire ad azzannarmi, spero che la tuta da moto e gli stivali possano resistere, almeno parzialmente, ai suoi morsi. Non c’è modo di avvicinarlo, nonostante sia mezzo rimbambito dal bottiglione verde che gli ostacola la vista. Appena gli arrivo a pochi metri di distanza, corre via, fermandosi poco lontano. Cerco di pensare ad una soluzione, e mi viene in mente di avere ancora qualche pezzo di piadina nel bauletto della moto. Forse riuscirei ad attirarlo e farlo stare buono. Ci provo, ma non c’è niente da fare, continua ad allontanarsi, e dopo l’ultimo tentativo se ne scappa dietro al recinto di una casa. Spero troverà il modo di liberarsi o che qualcuno riesca ad aiutarlo!